Pettole – Ricetta originale Salentina

Le pettole, in dialetto pittule, sono un antipasto tipico della cucina pugliese ma anche della Calabria, Campania e Basilicata.
Le conoscete?
 
Sono palline di pasta lievitata, che possono essere gustate semplici oppure farcite in svariati modi: con cavolfiore, alla pizzaiola, funghi, cicoria ecc.
L’impasto delle pettole è molto morbido e composto da ingredienti semplici come: farina, lievito, acqua, sale e zucchero.
 
Oggi vi propongo le mie preferite in versione naturale e alla pizzaiola. Sono molto semplici da fare, vi occorre solo un po’ di pazienza ma sarete sicuramente ripagati.

Un antichissimo proverbio salentino recita così:”Te l’Immaculata la prima pittulata” (durante la festa dell’Immacolata si cucinano le pettole per la prima volta).
Infatti secondo la tradizione, le pettole dovrebbero essere mangiate per la prima volta l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, per dare il via ad una ricca ed abbondante annata.
Oggi comunque le pettole sono gustate tutto l’anno.
 

Curiosità:
Secondo la principale leggenda, le pettole nascono a Taranto grazie ad una donna che, durante la notte di Santa Cecilia, lasciò lievitare troppo a lungo il pane perché distratta dalla musica degli zampognari che suonavano tra le vie della città vecchia. La donna, catturata dal suono di quelle note si allontanò da casa e dopo avervi fatto ritorno, si accorse che l’impasto non sarebbe stato utilizzabile per la panificazione. Lo ridusse quindi in palline che tuffate nell’olio bollente, si gonfiarono e si dorarono. I suoi figli apprezzarono la nuova ricetta e chiesero alla mamma come si chiamasse. Lei rispose pèttëlë”, pensando ad una piccola versione della focaccia che in dialetto tarantino si chiama “pitta”. Le pettole riscossero grande successo e la donna ne servì una porzione anche agli zampognari.
Un’ulteriore versione della stessa leggenda vuole che sia stato San Francesco d’Assisi, durante le sue prediche per l’evangelizzazione della città, a distrarre la donna mentre passava nei pressi della sua abitazione. (fonte Wikipedia)

Siete amanti della cucina salentina? Allora provate anche la Pitta di patate!

  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Porzioni4-6
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaRegionale Italiana

Ingredienti

500 g farina 00
400 ml acqua tiepida
Mezza bustina lievito di birra disidratato
1 cucchiaio scarso di sale
1 cucchiaino zucchero
q.b. olio di semi di arachide o girasole per la frittura

Per il condimento alla pizzaiola

q.b. pomodorini
q.b. olive nere denocciolate
scalogno oppure una cipolla piccola
capperi
q.b. olio extravergine d’oliva

Passaggi

In una ciotolina versate il lievito, lo zucchero e un po’ di acqua che servirà a farlo sciogliere.

In una ciotola più grande versate la farina setacciata, il sale e mescolate. A questo punto aggiungete il lievito e il resto dell’acqua poco alla volta continuando a impastare.

Sbattete la pasta con le mani per qualche minuto. Otterrete così un impasto molto morbido.

Coprite con della pellicola e mettete l’impasto in un posto caldo (in forno spento con luce accesa, oppure sotto una coperta).


L’impasto è pronto quando sarà raddoppiato di volume.

Pettole - Ricetta originale Salentina

Nel frattempo preparate il condimento per la pizzaiola.
Tagliate i pomodorini, le olive e lo scalogno in pezzi grandi e versate il tutto in una padella
antiaderente con qualche cucchiaino di capperi.

Lasciate cuocere per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Lasciate completamente raffreddare.

Quando l’impasto sarà lievitato mettete a scaldare l’olio in un tegame con bordi alti.

Dividete l’impasto in due ciotole.
Una metà lasciatela per le pettole semplici, mentre nell’altra metà aggiungete il condimento alla pizzaiola (ben scolato) e mescolate molto bene.

Ora potete formare le vostre pettole in due modi.

Secondo il primo, prendete un po’ di pasta con un cucchiaino e con un altro la lasciate scivolare nell’olio.

Il secondo è quello che preferisco, quello più tradizionale, ma occorre un po’ più di manualità.
Prendete un po’ di impasto con una mano bagnata e stringete il pugno. Fate fuoriuscire la pasta tra l’indice e il pollice e con le dita bagnate dell’altra mano prelevate la pallina di pasta e tuffatela nell’olio.
Tenete vicino una ciotolina con dell’acqua e bagnatevi spesso le dita.


Consiglio: Friggete prima le pettole semplici e poi passate a quelle condite.

Friggete le pettole fino a dorarle completamente. Scolate su carta assorbente e cospargete un po’ di sale (facoltativo).
Le pettole sono buonissime anche fredde ma calde sono spettacolari, attenti a non scottarvi però! 🙂

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